Classificazione rifiuti ADR conformi 2.1.3.5.5

Classificazione rifiuti ADR conformi 2.1.3.5.5 / Schemi

ID 17834 | 14.10.2022

La classificazione di pericolosità dei rifiuti ai fini del trasporto su strada ADR, con conseguente assegnazione del numero ONU, va effettuata secondo i criteri enunciati nella sottosezione ADR 2.2.x.1

La sezione 2.1.3 stabilisce infatti che le materie comprese le soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti), non nominativamente menzionate debbano essere classificate “in funzione del loro grado di pericolo secondo i criteri enunciati nella sottosezione 2.2.x.1 delle diverse classi”.

Il o i pericoli presentati devono essere determinati in base alle sue caratteristiche fisiche, chimiche e proprietà fisiologiche.

Se questa determinazione non è possibile senza costi o prestazioni sproporzionati (per esempio per alcuni rifiuti), la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe del componente che presenta il pericolo preponderante.
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Se la determinazione delle caratteristiche fisiche e chimiche e le proprietà fisiologiche delle materie comprese le soluzioni e miscele (come preparati e rifiuti), non è possibile senza costi o prestazioni sproporzionati (per esempio per alcuni rifiuti), la materia, soluzione o miscela deve essere classificata nella classe del componente che presenta il pericolo preponderante.
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Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non è esattamente conosciuta, la sua assegnazione a un numero ONU e a un gruppo d’imballaggio conformemente a 2.1.3.5.2 può essere basata sulle conoscenze del rifiuto che ha lo speditore, come pure su tutti i dati tecnici e dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore, relativa alla sicurezza e all’ambiente.

In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato.
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Se tuttavia, in base alle conoscenze della composizione del rifiuto e delle proprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibile dimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà del gruppo d’imballaggio I, il rifiuto può essere classificato sotto la più appropriata rubrica n.a.s. di gruppo d’imballaggio II (2.1.3.5.5).
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Gruppo d'imballaggio

1.2.1 ADR

Gruppo d'imballaggio: ai fini dell'imballaggio, un gruppo al quale sono assegnate certe materie in funzione del grado di pericolo che presentano per il trasporto.

I gruppi d'imballaggio hanno i seguenti significati che sono precisati nella parte 2 (classificazione / ndr):

gruppo d'imballaggio I: materie molto pericolose;
gruppo d'imballaggio II: materie mediamente pericolose;
gruppo d'imballaggio III: materie poco pericolose”.

NOTA:
Alcuni oggetti, contenenti materie pericolose, sono ugualmente assegnati ad un gruppo d'imballaggio.
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2.1.3.5.5. ADR

Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non è del tutto conosciuta, l'assegnazione ad un numero ONU e ad un gruppo d'imballaggio conformemente al 2.1.3.5.2 può essere fondata sulle conoscenze che possiede lo speditore del rifiuto, così come su tutti i dati tecnici e i dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore in materia di sicurezza e ambiente.

In caso di dubbio, deve essere scelto il grado di pericolo più elevato.

Se, tuttavia, sulla base delle conoscenze della composizione del rifiuto e delle proprietà fisiche e chimiche dei componenti identificati, è possibile dimostrare che le proprietà del rifiuto non corrispondono alle proprietà del gruppo d'imballaggio I, il rifiuto può essere classificato di default sotto la rubrica n.a.s. più appropriata del gruppo d'imballaggio II. Tuttavia, se è noto che il rifiuto possiede solamente proprietà pericolose per l'ambiente, esso può essere assegnato al gruppo d'imballaggio III sotto il n. ONU 3077 o 3082.

Questa procedura non può essere impiegata per i rifiuti contenenti materie descritte al 2.1.3.5.3, materie della classe 4.3, materie indicate al 2.1.3.7 o materie che non sono ammesse al trasporto conformemente al 2.2.x.2.
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Documento di trasporto

5.4.1 Documento di trasporto per merci pericolose e informazioni relative

5.4.1.1.3 Disposizioni particolari relative ai rifiuti

Se sono trasportati dei rifiuti contenenti sostanze pericolose (diversi dai rifiuti radioattivi), la designazione ufficiale di trasporto deve essere preceduta dalla dicitura "RIFIUTO", a meno che questo termine non faccia già parte della designazione ufficiale di trasporto, per esempio:

UN 1230 RIFIUTO METANOLO, 3 (6.1), II, (D/E) o
UN 1230 RIFIUTO METANOLO, 3 (6.1), GE II, (D/E) o
UN 1993 RIFIUTO LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S. (toluene e alcol etilico), 3, II (D/E) o
UN 1993 RIFIUTO LIQUIDO INFIAMMABILE, N.A.S. (toluene e alcol etilico), 3, GE II, (D/E).

Se si applica la disposizione relativa ai rifiuti enunciata al 2.1.3.5.5, le seguenti indicazioni devono essere aggiunte alla descrizione delle merci pericolose richiesta nel 5.4.1.1.1 dal a) al d) e k):

"RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5.5"

(ad esempio "N. ONU 3264, LIQUIDO INORGANICO, CORROSIVO, ACIDO, N.A.S., 8, II, (E) RIFIUTI CONFORMI AL 2.1.3.5.5").

Non è necessario aggiungere il nome tecnico indicato nel capitolo 3.3, disposizione speciale 274.
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ADR

ADR è l’accordo internazionale per il trasporto di merci pericolose su strada, acronimo di “Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road”. L'Accordo è stato sottoscritto a Ginevra il 30 settembre 1957 sotto gli auspici della Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Europa, ed è entrato in vigore il 29 gennaio 1968. Con il D.Lgs. 40/2000 (GU n. 52 del 03.03.2000) è stata istituita la figura del Consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose (Consulente ADR). Il D.Lgs. 40/2000 è stato poi abrogato dal D.Lgs. 35/2010.


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